Discover Ponza

La meta turistica perfetta

VACANZE A PONZA

L’altro lato del paradiso

Isola di Circe e di Ulisse, fatta di miti e di bellezze naturali, fu definita un paradiso in terra da Eugenio Montale. Oggi tra i borghi più belli della provincia di Latina e del Lazio, Ponza è un’esperienza da vivere a 360 gradi.

Maggiore tra le Isole Ponziane, Ponza è la meta turistica perfetta per chi è alla ricerca del vero contatto con la natura.

“Un’isola che ha saputo rimanere un’isola.
Un microcosmo a sé.
Ponza è scontrosa e bellissima.
Ritrosa, diffidente e mai prevedibile.
Tra fichi d’India, bouganville e esplosioni di ginestre,
mi perdo nella bellezza dei suoi tramonti
e trovo sulla terra il mio paradiso”

Cosi la descriveva in versi Eugenio Montale, così per tutti coloro che la amano ancora è oggi, un paradiso in terra.

A pochi chilometri dalle coste del Circeo, l’arcipelago delle Isole Ponziane si schiude e ci mostra in tutta la sua bellezza Ponza, isola di origine vulcanica che si mostra come un magnifico concentrato di spiagge, faraglioni e calette. In prossimità del porto, un semicerchio di case dai colori bianchi e rosati vi da il benvenuto, mostrando un profilo fantastico, che offre visioni di commovente bellezza. Sbarcando sul molo il profumo di salsedine e pesce fresco vi farà venir subito voglia di prendere posto in uno dei ristorantini locali, per prendere parte ad esplosioni di gusto indimenticabili. Ma non accontentavi della prima impressione.

Ponza è fatta di luoghi conosciuti e selvaggi, quelli da gustare a piedi prima del tramonto, o in bicicletta, con il vento tra i capelli. Il porto turistico e il centro storico lasciano infatti spazio a mulattiere che percorrono l’interno montuoso dell’isola e a calette meno affollate, raggiungibili solo via mare.

StoriaNaturaSpiagge e calette

PONZA TRA MITO E STORIA

Un viaggio tra leggende e libri di storia

Una fama di isola stregata che risale già ad Omero, nell’antichità si pensava che su Ponza incombesse una maledizione. Qui infatti Giove mandò la terribile Circe a rimettere ordine tra gli abitanti di Eea, l’isola che in molti pensano possa essere Ponza, dove gli uomini si perdevano in ozio ed indolenza. Ed è proprio qui che Ulisse rischiò di fermare il suo viaggio e non fare ritorno a casa.

Tra leggenda e storia, l’isola di Ponza è popolata fin dal Neolitico, quando era il luogo di estrazione e prima lavorazione dell’ossidiana di Palmarola. Volsci, fenici, greci ed etruschi, sono sbarcati sull’isola ma solo i romani hanno lasciato tracce significative. Ne sono testimonianza le rovine di ville romane, la più famosa delle quali è posta sulla Collina della Madonna e risale al I secolo d.C., un acquedotto scavato nella roccia, una diga, vasche (tra cui le Grotte di Pilato) e una rete di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana.

Nel medioevo l’isola era un fiorente centro religioso e commerciale e questo grazie all’opera dei monaci benedettini, i quali eressero l’abbazia di Santa Maria nell’omonimo borgo. L’opera dei frati fu però vanificata quando, a partire dal IX secolo, Ponza fu oggetto di razzie da parte dei pirati saraceni.

Andando avanti nella storia, se ne innamorarono pirati come Khair-ad-Din soprannominato il Barbarossa, l’eroe del Risorgimento Carlo Pisacane, sultani turchi, inglesi e spagnoli.

Furono i Borboni nel 1734 ad iniziare l’ultima e più importante colonizzazione costruendo quasi tutte le odierne infrastrutture. Incentivarono l’arrivo di coloni da Ischia e Torre del Greco praticamente regalando terre e primi mezzi di sussistenza e costruendo il porto, gli edifici pubblici, le caserme e le chiese.

Nei primi del 1900 l’isola fu destinata al confino poltico ospitando nomi illustrissimi della storia italiana come Sandro Pertini, Pietro Nenni, Giorgio Amendola e Umberto Terracini.

Per una beffa del destino, lo stesso Mussolini fu confinato a Ponza dal 27 luglio al 7 agosto del ’43 prima di essere portato a Campo Imperatore, dove i tedeschi lo liberarono.

PONZA È NATURA

Immerso nel blu, l’arcipelago delle meraviglie

Quando si parla di miracolo della natura, è difficile non pensare a quanto l’isola di Ponza possa corrispondere a tale concetto. Il suo mare turchese e le grotte che tanti hanno fatto innamorare, non mancano infatti della bellezza che da molti viene riconosciuta alle isole del Sud del Pacifico o ai Caraibi.

I fondali, di una varietà e di una bellezza incantevole, sono il paradiso per gli amanti delle immersioni e della fotografia subacquea, nonché silenziosi custodi di preziosi tesori rimasti intrappolati nel corso dei millenni. Pareti coperte di gorgonie e alghe rosse, praterie di posidonia, massi e macigni ricoperti dalla flora marina e abitati dalla vivace fauna ittica nascondono infatti navi romane con i loro carichi ancora intatti, relitti di navi e piroscafi affondati durante l’ultima guerra.

Cavità, grotte, scogli, calette e baie, oltre ad essere una meraviglia per gli occhi di chi ha l’opportunità di goderne, sono anche casa di una popolosa fauna ittica. Dalle ricciole ai pesci spada, passando per totani, tonni, tombarelli, sugarelli e spigole, si può proprio dire che la vita in fondo al mare non abbia nulla da invidiare al mondo di sopra, dove flora e fauna non sono certo da meno! Per tale caratteristica l’Unione Europea ha inserito l’isola di Ponza nel progetto Natura 2000. Tutto il territorio è ZSC, Zona Speciale di Conservazione, e ZPS, Zona a Protezione Speciale. Inoltre, da qualche anno, Legambiente le assegna 4 vele per l’altissima qualità del mare.

L’Arcipelago Ponziano è ricco di bellezze naturalistiche e specie animali e vegetali uniche, che si sono evolute sulle isole lontano dalla terraferma, acquistando colori e caratteristiche particolari. Tra le specie vegetali endemiche (ovvero che vivono solo nell’arcipelago) c’è la Ginestra ponziana (Genista tyrrhena pontiana) dai fiori gialli e dal profumo intenso, ma anche lo Statice (Limonium pontium) piccola piantina tenace che cresce sulle rupi vicino al mare. Tra le specie animali, che vivono solo nelle isole dell’arcipelago, c’è la Lucertola di Lataste (Podarcis latastei), la farfalla ponzese (Hipparchia sbordonii), lo scorpione di Palmarola (Heuscorpius carpathicus).

SPIAGGE PIÙ FAMOSE

Le calette più famose di Ponza, raggiungibili a piedi e attrezzate con punti di ristoro e noleggio ombrelloni e sdraio

SPIAGGE PIÙ SELVAGGE E POCO FREQUENTATE

Per chi è alla ricerca del relax assoluto, contornati da acque cristalline e natura incontaminata

SPIAGGE CHE SI RAGGIUNGONO SOLO IN BARCA

Da raggiungere con Taxi boat, presentano affluenza media e sono molto frequentate dalle barche